mercoledì 20 giugno 2012

Satchmo era il soppranome che era stato dato a Louis Armstrong


Satchmo era il soppranome che era stato dato a Louis Armstrong. Louis era chiamato anche "Pops" e "Sweet Dip Papa".
il soprannome di Armstrong è l'abbreviazione di "Satchelmouth". Questo dispregiativo suono moniker era in realtà un complimento quello di cui alla bocca generosa. Alcuni dicono che il suo soprannome derivava dal suo ampio sorriso contagioso, mentre altri affermano che era un soprannome che ha guadagnato in class band come le sue guance è fatto esplodere quando suonava la cornetta.

"Satchmo" è stato coniato durante un viaggio a Londra 1932, quando un editore di una rivista Armstrong ha salutato con "Ciao, Satchmo". Armstrong piaceva la versione abbreviata del suo soprannome così tanto che lo ha usato come titolo dell'album.

domenica 17 giugno 2012

Jazz dagli anni 1980 ai giorni nostri : Acid jazz



http://it.wikipedia.org/wiki/Acid_jazz

http://en.wikipedia.org/wiki/Acid_jazz





L'acid jazz è uno stile musicale jazz che incorpora elementi funk, soul, unendoli alla musica elettronica e che, rielaborando il concetto di fusion, punta alla integrazione di numerosi elementi musicali contemporanei.

L'acid jazz si contrappone a quella tendenza del jazz rap che su basi di musica jazz gioca con le parole, ed al contrario focalizza maggiormente sulla componente musicale





L'acid jazz nasce sul finire degli anni ottanta in Inghilterra. La prima testimonianza discografica risale al 1987 con "Acid Jazz and other illicit grovees" su Urban Records, nella quale vengono definiti gli stilemi del nuovo genere e dove sono presenti oltre a Jamie Principle (la parte acid/soul), James Taylor Quartet (la parte jazz-funk).

In seguito i due DJ produttori Gilles Peterson ed Eddie Piller saranno fra gli animatori del genere. Gilles Peterson è un DJ radiofonico ed animatore del Dingwalls a Londra e conia il termine Acid Jazz su ispirazione della acid house e dal jazz contaminato con il funk e con l'Acid rock degli anni a cavallo tra i '60 ed i '70. Sul finire degli anni ottanta escono quattro raccolte della BGP che collezionano il meglio di quel suono (tra gli altri Funk inc, Charles Earland, Brother Jack McDuff). Peterson fonda nel 1989 l'etichetta discografica Talkin' Loud distribuita da Polygram, della quale si ricordano tra gli altri: il gruppo Galliano (sono presenti due ex Style Council, White e Mick Talbot) con la loro fusione di jazz, soul e hip hop; gli Incognito gruppo che ruota attorno a Jean Paul 'Bluey' Maunick con la collaborazione delle cantanti Maysa Leak e Jocelyn Brown, dei quali memorabile è "Jazz/Funk" (1981); i Marxman con i loro hip hop politicamente impegnato e gli Young Disciples; per ultimo il soul di Omar con "There's Nothing Like This".

Eddie Piller, veterano della scena Northern soul e Mod, fonda invece l'Acid Jazz Records (agli inizi con Peterson). Questa etichetta divenne famosa per le compilation "Totally Wired", in cui veniva illustrato e lanciato il genere di frontiera "acid jazz". Questa etichetta lancerà l'artista che diventerà più popolare nel genere: Jamiroquai. La prima uscita del "folletto inglese" è con il singolo "When you gonna learn" (con l'introduzione suonata con il singolare strumento australiano didgeridoo). Jamiroquai, la cui musica è fondamentalmente un mix tra disco music, soul, Jazz e Funk (l'influenza di Stevie Wonder sembra chiara in "Emergency On Planet Earth" del 1992) che si trasformano in sonorità garage house nelle versioni remix di alcuni suoi singoli, strapperà un contratto miliardario alla Sony.

Altri artisti prodotti dall'Acid Jazz Records] sono i Brand New Heavies, i quali - anche per merito della bravissima cantante statunitense N'Dea Davenport - ottengono un discreto successo persino negli USA con l'album "Brother, Sister" (e lanciandosi anche in duetti con rappers americani come Guru, ad esempio nell'album Heavy rhyme). Alcune hit acid jazz sono venute dagli US3 come "Cantaloop" (una cover di Cantaloupe island di Herbie Hancock).

Interessante anche l'album "Antidote" di Ronny Jordan.

In Italia grande successo hanno riscosso le performance dell'ex tastierista dei Prisoners James Taylor con il suo James Taylor Quartet, di cui citiamo l'album "Wait a minute" (su Urban) con una notissima cover del tema della seconda stagione della serie televisiva di Starsky & Hutch ("Gotcha", brano di Tom Scott).

Sul versante più funky, grandi attenzioni sono state riversate sui Freakpower gruppo creato da Norman Cook (già negli Housemartins e noto successivamente come Fatboy Slim) ed il cantante trombonista Ashley Slater. Da ricordare il loro album "Drive-thru booty" (Island, 1994) con i brani "Turn on, tune in, cop out" e "Get in touch".

Altra etichetta di frontiera è stata la Mo-Wax: grande impatto ebbe la versione di "For what it's worth" (originale dei Buffalo Springfield) da parte dei Love T.K.O., gruppo più trip hop che acid jazz.



Alcuni dei maggiori artisti

http://it.wikipedia.org/wiki/Brand_New_Heavies

http://it.wikipedia.org/wiki/Galliano_(gruppo_musicale)

http://it.wikipedia.org/wiki/Incognito_(gruppo_musicale)

http://it.wikipedia.org/wiki/Jamiroquai

http://it.wikipedia.org/wiki/James_Taylor_Quartet

http://it.wikipedia.org/wiki/Jazztronik

http://it.wikipedia.org/wiki/Link_Quartet

http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Conte_(musicista)

http://it.wikipedia.org/wiki/Ronny_Jordan

http://it.wikipedia.org/wiki/Swing_Out_Sister





L'ultima parte delle serate in cui sarà trattato l' Acid Jazz sarà interamente dedicato al acid jazz italiano



vi anticipo la serata qui :-)





Nicola Conte noto per avere introdotto un innovativo stile di acid jazz incorporando elementi di bossanova



http://www.youtube.com/watch?v=nIzEk8wKIYs

http://www.youtube.com/watch?v=W_2zA1Be57M

http://www.youtube.com/watch?v=W_2zA1Be57M

http://www.youtube.com/watch?v=Q6JItj1oRis

http://www.youtube.com/watch?v=_NdIRja-Kzc

http://www.youtube.com/watch?v=z2fd36Yz_U4

http://www.youtube.com/watch?v=r2fXwjkxmRY

http://www.youtube.com/artist/Nicola_Conte?feature=watch_video_title





Link Quartet



http://www.youtube.com/watch?v=vG1dWnzRGPU

http://www.youtube.com/watch?v=NmDFGoYBb4c

http://www.youtube.com/watch?v=HBd0awPlhfA

http://www.youtube.com/watch?v=Ka7zNE5gW_g

http://www.youtube.com/watch?v=lWAvQWUe1W8

http://www.youtube.com/watch?v=cs1xXIg3h_0

dal vivo http://www.youtube.com/watch?v=p_2Vr5p7K0Y





Paolo Achenza Trio



http://www.youtube.com/watch?v=yB8CboecvkA

http://www.youtube.com/watch?v=1zCyz-rlBJ0

http://www.youtube.com/watch?v=nihT5351-EI

http://www.youtube.com/watch?v=ZEMcu32cHOQ



a Domani :-)

Stefano Bollani & Chick Corea a Umbria jazz 13.07.09 (bis finale) Concierto de Aranjuez / Spain

Mr. Grady Tate

Earl Hines altra leggenda del Jazz
http://it.wikipedia.org/wiki/Earl_Hines

John Abercrombie

John Abercrombie è un chitarrista musicalmente versatile e fortemente ancorato alla tradizione jazz di cui ha esteso i confini seguendo il suo istinto di fine improvvisatore

Bianco e nero

Sarà Bianco e nero potrò dove si alterneranno pezzi delle orchestre swing bianche a qualche altro pezzo di Bop e musica di artisti di colore, per parlare di una cosa particolare, mentre gli artisti bianchi facevano soldi quelli neri la fame. spesso artisti bianchi facevano soldi cantando canzoni degli artisti neri, molto arrabbiato per questo motivo era Miles Davis e uno degli artisti bianchi che ha fatto soldi in questo modo è stato Chet Baker, per esempio. La volta successiva ancora, ci sarà un ulteriore collegamento a questo argomento Il jazz in Europa In europa non era così importante che suonasse o cantasse fosse un bianco o un nero, per cui gli artisti neri spesso facevano turnee in europa, dove avevano grande popolarità che era l'unica fonte di cospicui guadagni. Il jazz in Europa non si esaurirà in un solo martedì, argomento affascinate e pieno di molteplici sfaccettature
Lo Swing ed il Jazz italiani negli anni '20-'40. Tra popolarità e divieti. In Italia negli anni '20 si affermano due "strani" fenomeni, il fascismo ed il jazz. Due fenomeni completamente diversi, (coercitivo il primo, libero il secondo) che in comune hanno solo la nascita della radio e il suo utilizzo. Ma la cosa più strana è che nonostante il disprezzo e l'avversione del fascismo nei confronti del jazz, musica considerata "degenerata", e soprattutto durante il periodo di maggiore censura artistica e musicale, il jazz italiano vive il suo periodo di massismo splendore e popolarità. Piccola storia ( da http://jazzfromitaly.splinder.com ) Il 23 marzo 1919 Benito Mussolini diede luogo alla nascita del Movimento Fascista,con il nome di Fasci di Combattimento (sic!). Nel 1917 assistiamo alla nascita della discografia jazz con l’incisione a New York dellaOriginal Dixieland Jazz Band - diretta dall’italoamericano Nick La Rocca -, e già nel 1919 troviamo in Italia documenti discografici di incisioni jazz. Tra il 1922 e il 1925, Mussolini svolge un sistematico processo di fascistizzazione dello Stato,delle sue strutture e del suo ordinamento, gettando le basi della dittatura. Nell’agosto del 1924, nasce l’URI Unione Radiofonica Italiana per volontà di una figura di rilievo nel ventennio fascista, Galeazzo Ciano. Il regime e la sua propaganda, punta molto sull’uso della radio, unico elemento di erogazione dell’informazione e della cultura, gratuito. EIAR Il 1° Febbraio 1926, la stazione di Milano in diretta radiofonica, trasmette il primo programma musicale della Jazz Band del Maestro Stefano Ferruzzi. Un’ora dopo, dall’antenna della radio sul Monte Parioli di Roma si diffonde la musica dell’Orchestra jazz del maestro Amedeo Escobar. E ancora l’orchestra Jazz Columbia del Maestro De Risi o la Mediolana Jazz Band nata sempre nel ’26 per iniziativa di un appassionato, Mario Mantovani. Nel 1928 l’URI diventa EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche) con più stretto controllo pubblico, e nel 1929 nasce il primo film-sonoro, “Il cantante di Jazz” con Al Jolson. Negli anni ‘30, inoltre, si creano delle orchestre radiofoniche che inglobano strumenti della tradizione europea e “nuovi” fiati di provenienza americana, come quelledi Vaccari, Mascheroni, Pippo Barzizza o di Cinico Angelini. Insomma, jazz in radio ce n’era, ma si passava tutta musica dal vivo. Questo ostacolava la vendita del disco, quindi su pressioni dei grandi imprenditori, si è scelto di incorporare l’industria discografica in quella radiofonica. All’interno della radio italiana, sotto la presidenza di Giancarlo Vallari, nasce la prima etichetta discografica pubblica, la CETRA. Tra le orchestre che usufruiranno del binomio produzione discografica/radiofonica, è quella Barzizza-Cetra che dimostra il più alto profilo jazzistico. Ovviamente il riferimento musicale è al Duca del Jazz ma, a differenza di Duke Ellington, Barzizza non concede molti assolo ai suoi orchestrali, prediligendo un suono d’insieme. Di notevole interesse è l’interpretazione dello stile Jungle, grazie all’apporto di sordine sugli ottoni e l’utilizzo dei suoni onomatopeici, sia nei titoli che nel cantato, in puro stile scat italiano. Ricordiamo Ba-ba-baciami piccina, il frivolo Tuli-tuli-tulipan,e il “motivetto” che fa dudu dudu dudududu dudu. http://www.youtube.com/watch?v=Uco-tTwzvx8 A metà degli anni ’30, seguendo una corrente di apprezzamento della musica jazz in tutta Europa, anche in Italia si assiste ad un fiorire di interessi e di ricerche.Per la prima volta Louis Armstrong suona in Italia, al Teatro Chiarella di Torino il 14 gennaio 1935. E, nella stessa città, nasce il primo “circolo Hot Club”. L’anno dopo nasce il “circolo Jazz Hot” a Milano e i pionieri e gli appassionati, nonostante fossero una piccola élite, si riuniscono per ascoltare i dischi, per commentare, per scambiarsi informazioni. Tra questi vanno ricordati Roberto Nicolosi e Luigi Arduino a Genova, Mario Olivieri, Jack Cappelli, Paolo Moresco e Franca Danesi a Roma, Livio Cerri a Pavia, Ezio Levi e Giancarlo Testoni a Milano. I dischi jazz in Italia venivano pubblicati già dal 1920, su labels come la Odeon (Swing Series), la Columbia e la Brunswick (americane), la Pathé (francese) la Parlophon (anglo-tedesca, rappresentata in Italia dalla Cetra). Il culmine della produzione discografica del jazz italiano di quegli anni si avrà dal 1937 al ’41, con le etichette Grammofono-La Voce del Padrone, Odeon (serie dei “Maestri del Ritmo”) e, su tutte la FONIT Fonidisco italiano dei F.lli Trevisan, che nel dopoguerra si fonde con la Cetra. Curiosamente,proprio negli anni di inasprimento della politica estera fascista e del varo delle leggi razziali, nel 1938. E sì, perché nell’ottica di un protezionismo esasperato dell’economia nazionale, anche la produzione culturale deve essere allineata ai parametri del regime. Nel Luglio 1938 il Giornale D’Italia pubblica “Il Manifesto degli Scienziati Razzisti”, nell’ottobre una dichiarazione del Gran Consiglio fascista vieta i matrimoni di italiani con uomini e donne di razze non ariane. Il Ministero per la Stampa si trasforma in Ministero della Cultura Popolare (Minculpop) ed assume il controllo totale degli organi di stampa, dell’Istituto Luce e della SIAE. Vengono censurati i film internazionali di produzioni “giudaico-americane”, come la Paramaunt, la Warner Bros e la Metro e, attraverso pressioni ed emendamenti si cerca di salvaguardare la “dura e fiera” canzone fascista da “tutta la paccottiglia straniera” che non si può più trasmettere in Radio. Quindi la musica jazz, di provenienza afro-americana, viene messa “sotto controllo”. Una parte della critica, sottomessa ai voleri del regime, elabora teorie e proclami e si spende per denigrare il valore della musica jazz, o “gez” come venne più volte chiamata. Il libro più asservito fu “Jazz Band” di Anton Giulio Bragaglia[5], che fruttò in cambio all’autore la direzione del nuovo Teatro delle Arti di Roma. Ma anche sulle pagine dei quotidiani e nei discorsi alla radio i detrattori continuaronola loro “cieca” battaglia: “… il Commissario dell’Opera Nazionale Dopolavoro ha proibito in via assoluta le ultime danze d’importazione straniera e ha disposto seri provvedimenti per la riforma delle Orchestrine escludendo da esse la Jazz-Band che è, occorre riconoscerlo onestamente, l’abbrutimento della musica…” [da “L’Amico dei Musicisti”] “… il jazz è fenomeno di barbarie, oppio e cocaina…” il compositore Pietro Mascagni in un discorso alla radio Già sul finire degli anni ’30, i musicisti nostrani subivano sempre più pressioni e censure, in merito alla programmazione da loro suonata nelle radio. musica-degenerata Ricorda Gorni Kramer: “… era una continua lotta con i dirigenti. Ogni giorno dovevamo presentare la scaletta delle nostre esecuzioni ad una commissione di censura. Non dovevano esserci canzoni straniere, non autori ebrei, vietatissimi il jazz. Noi prendevamo i classici del jazz e li trasformavamo: titoli italiani, italianizzati i nomi degli autori o inventati. Per un po’ è andata bene, poi qualcuno ha cominciato a far girare la voce, e così richiami negli uffici della censura, romanzine dapprima, poi minacce e anche allontanamento dalla radio…” Nonostante tutto, si riusciva a suonare e a incidere il Jazz internazionale, Louis Armstrong divenne Luigi Braccioforte, Benny Goodman – Beniamino Buonuomo e, c’era sempre Del Duca. I classici si chiamavano Con Stile – In the Mood, Le tristezze di San Luigi – St. Louis Blues, Manna dal cielo – Pennies from Heaven e così via, come descritto altre volte. Nel 1940, con l’ingresso degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale, il regime aumenta il controllo e la censura sul materiale discografico. Nel 1942 si emette il decreto la “Disciplina per la diffusione del disco fonografico” e si vieta ogni traccia di cultura “giudaica”. Il Jazz diventa fuorilegge, insomma. Vengono fatti sparire i 78 giri e le matrici dai magazzini della radio, e distrutti quelli nei depositi della Cetra, Parlophon e Voce del Padrone. Avvengono sequestri e azioni punitive da parte della polizia fascista, con arresti e distruzione degli strumenti e sequestro dei dischi e degli spartiti. Un altro autore che fu messo sotto sorveglianza per il suo lavoro fu Mario Panzeri, In collaborazione con Kramer nasce “Maramao perché sei morto” (1939), composta dopo la morte del gerarca Costanzo Ciano: il titolo del brano fu scritto da alcuni studenti sul piedistallo del monumento che il governo aveva deciso di costruirgli a Livorno. http://www.youtube.com/watch?v=v9P1y9z5Kao Nel 1940 scrisse “Pippo non lo sa”: nel protagonista, si riconosce (o si vuole riconoscere) Achille Starace, segretario del Partito Nazionale Fascista, che amava passeggiare impettito in divisa. http://www.youtube.com/watch?v=8tTIJS2hpRE Anche tra i cantanti, quelli che scelgono di interpretare il repertorio della canzone americana, vengono mal visti dai tirapiedi del regime. D’esempio è la storia di Natalino Otto (Codognotto il suo vero cognome) che anche questa merita un post a parte. Qui diremmo solo che la sua fù la prima voce di chiara derivazione jazz, dovuto anche al fatto dei suoi frequenti viaggi sulle navi della tratta Genova – New York. L’avversione nei suoi confronti culmina in una contestazione dei fasci durante una serata con Kramer ed il Quartetto Cetra a Bergamo. Otto, allontanato dal lavoro in radio, esprime il suo dissenso con l’ironia che lo contraddistingue, in una canzone scritta da Romero Alvaro, unica nel suo genere, dove giocando sul doppio senso Amore e Musica, i due autori alludono alle censure del fascismo a carico del Jazz. http://www.youtube.com/watch?v=2DYFgCXmDyc
http://www.youtube.com/watch?v=2DYFgCXmDyc












https://www.facebook.com/notes/project-studio-recording-and-mixing-studio-indipendent-netlabel/jazz-italiano-e-fascismo/401163736818

Speciale 8 marzo jazz donna
 Più tardi una scelta tra le più grandi interpreti italiane e straniere 

Sarah Vaughan
Billie holiday 
Betty Carter
Nina Simone 
Ella Fitzgerald
Dinah Washington:
Rosemary Clooney 
Anita O'Day
Betty Rochè
Jula De Palma
Norah jones
Caterina Valente
Cassandra Wilson
Dianne Reeves
Rachelle Ferrell
Tiziana Ghiglioni
Astrud Gilberto
Shirley Horn
Etta James
Etta Jones
Diana Krall
Peggy Lee
Flora Purim
Bessie Smith
Eliane Elias



speciale 8 marzo jazz donna 
una scelta tra le più grandi interpreti italiane e straniere 

Sarah Vaughan 
http://www.youtube.com/watch?v=GID9SwXkxlI&feature=fvst 
http://www.youtube.com/watch?v=x8cFdZyWOOs 
http://www.youtube.com/watch?v=0Q9quncGZ6k 
http://www.youtube.com/watch?v=XhrKPH_CZN8 


Billie Holiday 
Nel 1939, sfidando le discriminazioni razziali che colpivano i neri, cantò una canzone coraggiosa, 
Strange Fruit: il frutto era il corpo di un nero ucciso dai bianchi ed appeso a un albero. 
La canzone divise il pubblico; la Holiday poté eseguirla solo se la direzione del club lo consentiva previamente. 

http://www.youtube.com/watch?v=h4ZyuULy9zs Strange Fruit: 
http://www.youtube.com/watch?v=d7ENPQzlUpY 
http://www.youtube.com/watch?v=iiJWrzwE9oQ 
http://www.youtube.com/watch?v=YtqjW2uhBT4 
http://www.youtube.com/watch?v=Yq5LiRoYCBo 

Betty Carter 

http://www.youtube.com/watch?v=iemkYXz8UNs 
http://www.youtube.com/watch?v=TZ5E7kz9VQ0 
http://www.youtube.com/watch?v=PAreYWTHcJc 
http://www.youtube.com/watch?v=8ODC5neAXxE 


Nina Simone 

http://www.youtube.com/watch?v=GUcXI2BIUOQ 
http://www.youtube.com/watch?v=TI8F6DbB2cE 
http://www.youtube.com/watch?v=1diLW4bbRi0 
http://www.youtube.com/watch?v=hNR9Bkhw2hc 
http://www.youtube.com/watch?v=qIp4wSN_YUw 

Ella Fitzgerald 

http://www.youtube.com/watch?v=PbL9vr4Q2LU 
http://www.youtube.com/watch?v=DEaDj6TXiQQ 
http://www.youtube.com/watch?v=mQouJdvB80U 
http://www.youtube.com/watch?v=io0uqrp9dco 

Dinah Washington: 

http://www.youtube.com/watch?v=OmBxVfQTuvI 
http://www.youtube.com/watch?v=ipc1DWfJhg4 
http://www.youtube.com/watch?v=emkqc3PIw8E 
http://www.youtube.com/watch?v=OnopVYzg0-w 
http://www.youtube.com/watch?v=-FsqEG_3p5g 

Rosemary Clooney 

http://www.youtube.com/watch?v=soKB9DBX9Oc 
http://www.youtube.com/watch?v=bzUfmh3G9AE 
http://www.youtube.com/watch?v=MbQjDxA7g-M 
http://www.youtube.com/watch?v=vyCNNrc8F_s 
Anita O'Day 

http://www.youtube.com/watch?v=X8BqFbzpiVg 
http://www.youtube.com/watch?v=zRN7B_L_NTE 
http://www.youtube.com/watch?v=lbwZ_dLgvR0 
http://www.youtube.com/watch?v=xw3ha-_pXck 
http://www.youtube.com/watch?v=8UZ0xqdP2rw 

Betty Rochè 

http://www.youtube.com/watch?v=nTyZdQqalGY 
http://www.youtube.com/watch?v=k9dVud2gxUw 
http://www.youtube.com/watch?v=iayNmmpODNg 

Jula De Palma 

http://www.youtube.com/watch?v=tZ9fNo4USzA 
http://www.youtube.com/watch?v=scLtlrFkJWk 
http://www.youtube.com/watch?v=sGGso9Gr9Yo 
http://www.youtube.com/watch?v=CzPlmYJLMog 

Norah jones 

http://www.youtube.com/watch?v=fd02pGJx0s0 
http://www.youtube.com/watch?v=jmf6Oehm1OA 
http://www.youtube.com/watch?v=fBuZBW4ys_Q 
http://www.youtube.com/watch?v=NN7dCwbDDJ0 

Caterina Valente 

http://www.youtube.com/watch?v=wcePuiBTofA 
http://www.youtube.com/watch?v=NHzCVGJRekE 
http://www.youtube.com/watch?v=_sbY2w8pTZ4 
http://www.youtube.com/watch?v=Qh5000xpGk4 

Cassandra Wilson 

http://www.youtube.com/watch?v=ySVWeao57m8 
http://www.youtube.com/watch?v=RG-li24ui2E 
http://www.youtube.com/watch?v=-s5JtoUbUxI 
http://www.youtube.com/watch?v=M87W8-BsfBM 

Dianne Reeves 
http://www.youtube.com/watch?v=dlFj9iCnaIE 
http://www.youtube.com/watch?v=79RwWXpQrNY 
http://www.youtube.com/watch?v=M2Lk-15UEK4 
http://www.youtube.com/watch?v=CI6UMlZrGVI 

Rachelle Ferrell 

http://www.youtube.com/watch?v=en6kmiX0SDc 
http://www.youtube.com/watch?v=tGYPXB_8h8w 
http://www.youtube.com/watch?v=qdtwon67Uqg 

Tiziana Ghiglioni 

http://www.youtube.com/watch?v=WpF1Hj6rPYY 
http://www.youtube.com/watch?v=7aU7Gd6qNCs 
http://www.youtube.com/watch?v=xg00RNrbgBw 
http://www.youtube.com/watch?v=q2-Dd_aNjDs 

Astrud Gilberto 

http://www.youtube.com/watch?v=sT2BloTgw7k 
http://www.youtube.com/watch?v=86MwK3TT9og 
http://www.youtube.com/watch?v=DVYRwd8hhX0 
http://www.youtube.com/watch?v=O5ZaMRbVbag 
http://www.youtube.com/watch?v=QaqBnw9xA34 

Shirley Horn 

http://www.youtube.com/watch?v=4KjtTvVdt3U 
http://www.youtube.com/watch?v=AZOAQGLvYcw 
http://www.youtube.com/watch?v=vSL5AHhpi6U 

Etta James 

http://www.youtube.com/watch?v=lMjaVkxnLpg 
http://www.youtube.com/watch?v=uVI254QGSQ4 
http://www.youtube.com/watch?v=YApNirMC9gM 

Etta Jones 

http://www.youtube.com/watch?v=08IR-eq-RMc 
http://www.youtube.com/watch?v=VAjkIc8RrsY 
http://www.youtube.com/watch?v=nSCNnXt15DE 


Diana Krall 

http://www.youtube.com/watch?v=Yr8xDSPjII8 
http://www.youtube.com/watch?v=4uEl5Z5DEDw 
http://www.youtube.com/watch?v=qVCgf6_M7i4 
http://www.youtube.com/watch?v=d8RYUZT57XA 

Peggy Lee 

http://www.youtube.com/watch?v=qe9kKf7SHco 
http://www.youtube.com/watch?v=tbnA78ravpY 
http://www.youtube.com/watch?v=JGb5IweiYG8 

Flora Purim 

http://www.youtube.com/watch?v=0zsb5rMncYU 
http://www.youtube.com/watch?v=5gXz9RndzzY 
http://www.youtube.com/watch?v=qiVeuRHxrGc 
http://www.youtube.com/watch?v=l74PaRaaYE4 

Bessie Smith 

http://www.youtube.com/watch?v=meuwKhPGItk 
http://www.youtube.com/watch?v=8Who6fTHJ34 
http://www.youtube.com/watch?v=zCrtErmipXE 
http://www.youtube.com/watch?v=6MzU8xM99Uo 

Eliane Elias 

http://www.youtube.com/watch?v=SaqIRDKW8Ds 
http://www.youtube.com/watch?v=MK0OuQoAJOE 
http://www.youtube.com/watch?v=1d8jbA0_9oo 
http://www.youtube.com/watch?v=BNfAofMmygI 
http://www.youtube.com/watch?v=4gyB1meDJVI
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La serata jazz dedicata alla giornata internazionale della donna finisce qui... ma non dovrebbe finire l'impegno per sostenere la donna nella ancor troppo difficile situazione 
in cui si trova Purtroppo ci saranno donne che non sanno neppure che l'8 marzo esista, non sapranno neppure che hanno dei diritti. Ci saranno donne che non sanno ne leggere ne scrivere, donne che nella loro vita hanno preso più schiaffi e pietre che carezze. più insulti che apprezzamenti e parole buone, più cattiveria di bontà. A Loro sopratutto a Loro va il mio pensiero

Chi volesse conoscere i più grandi musicisti del jazz

Chi volesse conoscere i più grandi musicisti del jazz può a mio avviso iniziare dalla sezione jazz del sito di Toni di Rossi, http://www.tonidirossi.it/Jazz/jazz_main.htm che illustra i principali artisti di questo genere musicale. Per poi approfondire in siti più completi e ovviamente nella sezione jazz di Wikipediahttp://it.wikipedia.org/wiki/Jazz

Alla fine degli anni venti lo swing



Alla fine degli anni venti, in piena crisi economica ed in pieno proibizionismo, si sentì il bisogno di novità anche nel campo musicale: le orchestrine New Orleans e Dixieland non soddisfacevano più il pubblico. I locali di Kansas City e New York (Cotton Club in testa) decisero di affidarsi a musicisti giovani con nuove idee. Kansas City divenne quindi il regno di Count Basie ed il Cotton Club di NY quello di Duke Ellington: le loro orchestre, con le loro assolute diversità, scandiranno e influenzeranno gli sviluppi futuri del Jazz fino al 1940.Lo swing di Kansas City era segnato da una totale influenza del blues mentre quello di New York, grazie a "Duke" Ellington, per alcuni versi strizzava l'occhio persino alla musica sinfonica


A differenza dei generi precedenti, nello swing si assiste ad una maggiore importanza della sezione ritmica, generalmente composta da chitarra, pianoforte, contrabbasso e batteria, la quale ha il compito di creare una base per le improvvisazioni dei solisti; si sviluppano inoltre le big band, costituite anche da 20-25 elementi e, soprattutto, le improvvisazioni si affrancano completamente dalla semplice variazione sul tema divenendo a loro volta temi nel tema.Il vantaggio dello swing è che rimane comunque la possibilità di essere eseguito sia da big band che da gruppi formati anche da tre, quattro o cinque persone: queste ultime daranno vita al genere successivamente denominato Mainstream.Per quanto riguarda gli strumenti utilizzati, si abbandona il banjo in favore della chitarra e assumono sempre maggior importanza i sassofoni a scapito del clarinetto. Dopo i primi successi neri, lo swing divenne fonte di guadagno per i musicisti bianchi i quali riuscirono a farlo divenire genere di successo radiofonico e a portare il jazz ad Hollywood.

Tra gli anni 1935 e 1946 lo swing delle big band divenne il genere più popolare degli Stati Uniti: oltre ad Ellington e Basie altri musicisti e bandleader come Fletcher Henderson, Benny Goodman, Jimmy Dorsey, Tommy Dorsey, Glenn Miller, Woody Herman, Harry James e Artie Shaw furono i protagonisti di questo periodo.
Il declino della cosiddetta "era delle big band" ebbe molti motivi, ma il principale fu la chiusura (durante la guerra) delle immense sale da ballo che costituivano i datori di lavoro più affidabili per le orchestre, e anche gli unici locali che potevano permettersi di pagare alcune decine di musicisti ogni sera. Dopo la guerra molte sale non riaprirono, e quelle che lo fecero si dedicarono ad altri tipi di musica da ballo: stava per cominciare l'era del rock. Il locale di elezione per la musica jazz divenne allora il club di ridotte dimensioni, per il quale la formazione tipo era il piccolo combo, dal trio al sestetto.

Count Basie, piano e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Count_Basie -
Benny Carter, sax alto e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Benny_Carter
Tommy Dorsey, trombone e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Tommy_Dorsey
Jimmy Dorsey, clarinetto e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Jimmy_Dorsey
Duke Ellington, piano e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Duke_Ellington
Roy Eldridge, tromba http://it.wikipedia.org/wiki/Roy_Eldridge
Louis Prima, tromba, bandleader, compositore, showman http://it.wikipedia.org/wiki/Louis_Prima
Benny Goodman, clarinetto e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Benny_Goodman
Fletcher Henderson, piano e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Fletcher_Henderson
Coleman Hawkins, sax tenore http://it.wikipedia.org/wiki/Coleman_Hawkins
Woody Herman, clarinetto e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Woody_Herman
Earl Hines, piano e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Earl_Hines
Billie Holiday, voce http://it.wikipedia.org/wiki/Billie_Holiday
Johnny Hodges, sax alto http://it.wikipedia.org/wiki/Johnny_Hodges
Harry James, tromba e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Harry_James
Gene Krupa, batteria e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Gene_Krupa
Glenn Miller, trombone e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Glenn_Miller
Buddy Rich, batteria e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Buddy_Rich
Artie Shaw, clarinetto e bandleader http://it.wikipedia.org/wiki/Artie_Shaw


della lista degli artisti proposta da wikipedia terrò per ora in considerazione solamente i bandleader
http://it.wikipedia.org/wiki/Bandleader
http://it.wikipedia.org/wiki/Orchestra_jazz
http://it.wikipedia.org/wiki/Swing

Jazz caldo e freddo

Jazz caldo e freddo con il termine jazz "freddo" si intende tutto il jazz dal bop in poi (un tipo di musica difficile e ostica al primo ascolto) e con il jazz "caldo" quel tipo di jazz popolare alla Louiss Armstrong per esempio. Il concetto di jazz caldo e freddo è dovuta ad una traduzione approsimativa dei termini "hot" che significa bollente e "cool" che significa fresco ma anche rilassato. In realtà i due termini differiscono per l'intensità emotiva che imprimono all'esecuzioneGerry Mulligan, il sassofonista bianco alfiere del cool jazz, ha scritto pezzi, che simbolicamente evocano persino nei titoli una sensazione di rilassatezza: Walkin' Shoes " scarpe da passeggio" , Soft Shoes "scarpe morbide" E l'andamento felpato e delicato evocato dal suono vellutato del suo sassofono baritono, esaltano questo senso di relaxLo stesso Mulligan afferma "Ciò che voglio è un jazz da pipa e pantofole: proprio pigro"Liberamente tratto da Jazz istruzioni per l'uso di Massimo Nunzi






Cool jazz
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il cool jazz (generalmente tradotto come jazz fresco, calmo, rilassato, in senso dispregiativo freddo, anche se raramente si tiene conto del fatto che, usata in gergo, la parola cool può tradursi come figo) è una corrente del jazz affermatasi tra la fine degli anni 1940 e l'inizio degli anni 1950. Pur facendo proprie alcune delle acquisizioni dell'allora imperante bebop, il cool jazz ne fornisce una versione più rilassata, per certi versi cantabile, priva di alcune asprezze armoniche e dalle linee melodiche meno involute, con non pochi riferimenti alla musica eurocolta.

http://it.wikipedia.org/wiki/Cool_jazz
principali esponenti del cool jazz
Lennie Tristano, pianoforte; Miles Davis, tromba - flicorno; Chet Baker, tromba Woody Herman, clarinetto - sassofono Dave Brubeck, pianoforte Gerry Mulligan, sax baritono
Lee Konitz, sax contralto; Paul Desmond, sax contralto; Warne Marsh, sax tenore; Stan Getz, sax tenore; Billy Bauer, chitarra Modern Jazz Quartet, formazione John Lewis, pianoforte Charles Mingus, contrabbasso




http://it.wikipedia.org/wiki/Lennie_Tristano
http://it.wikipedia.org/wiki/Miles_Davis
http://it.wikipedia.org/wiki/Chet_Baker
http://it.wikipedia.org/wiki/Woody_Herman
http://it.wikipedia.org/wiki/Dave_Brubeck
http://it.wikipedia.org/wiki/Lee_Konitz
http://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Desmond
http://it.wikipedia.org/wiki/Warne_Marsh
http://it.wikipedia.org/wiki/Stan_Getz
http://it.wikipedia.org/wiki/Billy_Bauer
http://it.wikipedia.org/wiki/Gerry_Mulligan
http://it.wikipedia.org/wiki/Modern_Jazz_Quartet
http://it.wikipedia.org/wiki/John_Lewis
http://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Mingus

Jazz Legend


Il Jazz e l' Europa


Il Jazz e l' Europa
In America il jazz faticherà trovare larghi consensi e approvazione generale a causa dell'impronta che fino dalle origini lo caratterizza come espressione di un popolo oppresso e vessato sopratutto per motivi razziali. Molto interessante osservare le varie reazioni in Europa e nella stessa America

In Francia molti fra i più grandi artisti avvertono la potenza innovatrice del Jazz. Il Jazz è descritti nei dipinti e nelle immagini dell'inizio secolo come una danza mattaselvaggia e disinibita. La Francia con il suo interesse verso tutto quello che viene considerato Esoticoè la prima nazione Europea a riconoscere la potenzialità di musica e arte dell Jazz.

In Italia il jazz attecchì con maggior difficoltà, gli ambienti musicali tradizionali legati alla musica classica non riconobbero al jazz, al principio dignità artistica,
La città all'avanguardia, nella scoperta di questo nuovo genere musica le fu Genova

Il Jazz in Italia anche a seguito dei problemi di incompatibilità, con il regime fascista, fu sentito da una ristretta elitè di illuminati e non ebbe la diffusione che conobbe in
Francia In italia gli appasionati si inventarono un modo geniale per aggirare le maglie strettissime della censura, furono tradotti i titoli delle canzoni e gli autori : Louis Armstrong divenne Luigi Braccioforte e Benny Goodman fu ribattezzato Beniamino Buonuomo. Hoagy Carmichael divenne Ugo Carmelo.
Ma negli anni della guerra il jazz fu bandito da tutti i media





In Europa si guardava con grande interesse al jazz e gli artisti che venivano sul continente a dare concerti ricevevano ottime accoglienze, rese ancora migliori dalla relativa assenza della segregazione razziale e dei pregiudizi che ancora imperavano in America. Questo fece sì che molti jazzisti intraprendessero lunghe tourneèè in Europa (Coleman Hawkins e Sidney Bechet tra gli altri) provocando la nascita di molti gruppi di imitatori. Questa relazione del jazz con l'Europa avrebbe subito una battuta d'arresto nel corso del secondo conflitto mondiale solo per riprendere con ancora maggior vigore negli anni del dopo guerra.
Almeno un musicista europeo riuscì in questo periodo a guadagnarsi una fama che avrebbe attraversato l'oceano in senso opposto, ottenendo una grande fama tra i jazzisti americani. Si tratta di Django Reinhardt, un chitarrista belga di origini zingare che fuse in maniera apparentemente improbabile swing e musica tzigana, guadagnandosi il rispetto dei colleghi americani (che avrebbe incontrato nel loro paese solo verso la fine della sua vita) attraverso le incisioni dei gruppi che formò assieme al violinista francese Stéphane Grappelli.

http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_jazz#L.27Europa 




giovedì 31 maggio 2012

qualche scelta di brani

JUDY GARLAND Over The Rainbow
http://www.youtube.com/watch?v=WY8ip4x2e68

ART TATUM Stormy Weather
http://www.youtube.com/watch?v=GIS5WmX5ET4

PONCHATRAIN (Morton) FROG ISLAND JAZZ BAND
http://www.youtube.com/watch?v=N_-0zizqkeo

Clint Baker's Cafe Borrone All-Stars "Give Me Your Telephone Number"
http://www.youtube.com/watch?v=oGIoVs0l6t8

BING CROSBY Stardust
http://www.youtube.com/watch?v=16_d2-rvLSs

MILDRED BAILEY When Day Is Done
http://www.youtube.com/watch?v=mmpsVd58BmI

Lullaby of Broadway - Tony Bennett
http://www.youtube.com/watch?v=ZviYvcNKM8M

jazz excursion

Sono quattro radio che trasmettono musica jazz tematica

http://www.vocaljazzexcursion.com/ trasmette prevalentemente brani cantati

http://www.jazzexcursion.com/ trasmette musica jazz di ogni genere

http://www.smoothjazzexcursion.com/ trasmette prevalentemente jazz del tipo smooth quello che si avvicina di più alla musica commerciale, Norah Jones, Diana Krall per esempio

http://www.dinnerjazzexcursion.com/ trasmette prevalentemente jazz strumentale

Herbie Hancock

http://it.wikipedia.org/wiki/Herbie_Hancock

Herbert Jeffrey “Herbie” Hancock (Chicago, 12 aprile 1940) è un pianista e tastierista statunitense jazz, fusion e funky.

Inizia a studiare pianoforte all'età di 7 anni, e subito si dimostra un bambino prodigio. Nel 1961 Donald Byrd lo invita ad unirsi al suo gruppo a New York, dopodiché l'etichetta Blue Note gli offre un contratto.

Il suo primo album è Takin' Off, del 1962, che diventa un successo commerciale dopo che Mongo Santamaria suona come cover il pezzo Watermelon Man. Nel maggio del 1963, Miles Davis lo chiama per il suo album "Seven Steps to Heaven". Hancock entra così a far parte dello storico quintetto di Davis, dove incontrerà anche Wayne Shorter, Tony Williams e Ron Carter. Durante la permanenza nel quintetto, Hancock continua a lavorare per l'etichetta Blue Note, realizzando capolavori come Maiden Voyage, Cantaloupe Island, e Speak Like A Child. Nel frattempo realizza la musica per il film Blow-Up di Michelangelo Antonioni.

Nel 1968, lasciato il gruppo di Davis, registra per la Warner l'album Fat Albert Rotunda, il suo primo disco squisitamente funky, anche colonna sonora dell'omonimo cartone animato. Nel 1969 forma un sestetto con cui realizza diversi dischi come The Prisoner. In questo periodo incomincia a interessarsi di strumenti elettronici. Gli album per la Warner Bros segnano il definitivo passaggio nella sfera del funky. L'album di transizione è Fat Albert Rotunda al quale seguono Crossing e Sextant (il sound ricorda vagamente Bitches Brew di Miles Davis) per poi passare alla fase funk vera e propria. L'album più significativo è Headhunters nel quale è presente il famoso singolo Chameleon.

Questo periodo continuerà fino agli anni ottanta, data nella quale il continuo zigzagare di Hancock da un genere all'altro lo porterà a seguire due progetti contemporaneamente: uno vicino alla disco e alla musica elettronica (dal quale usciranno album come Future Shock, che contiene il celebre singolo da classifica Rockit, e Perfect Machine) e uno hard-boppistico: la reunion venne formata con gli stessi membri dei primi cd di Hancock: Tony Williams, Ron Carter e Freddie Hubbard. Sempre in questi anni si esibisce con numerosi concerti nel power-jazz trio Hurricane con Billy Cobham e con Ron Carter, riscuotendo un enorme successo.

Gli anni novanta segnarono un nuovo e fertile periodo per il pianista di Chicago: i progetti The New Standards, Gershwin World, Future 2 Future e Directions in Music sono gli album di riferimento delle nuove avventure di Hancock.

Nel febbraio del 2008 il suo River: The Joni Letters, dedicato all'amica cantautrice Joni Mitchell, viene premiato con il Grammy Award come miglior album del 2007.


Cantaloupe Island è tra i brani di Hancock che hanno avuto maggior successo, al punto da essere considerato uno dei moderni standard. La composizione originale fa parte dell'album Empyrean Isles del 1964, ed è eseguita da Freddie Hubbard (tromba), lo stesso Hancock (pianoforte), Ron Carter (contrabbasso) e Tony Williams (batteria). Nel 1994 gli US3 hanno pubblicato un remix del brano, intitolandolo "Cantaloop (Flip Fantasia)". Il gruppo, realizzando una coraggiosa e ben riuscita contaminazione jazz-rap, ha inciso molto probabilmente la versione più conosciuta del brano, che nei soli States ha venduto più di un milione di copie.

Tra le molte composizioni di Hancock che hanno raggiunto lo stato di standard, si possono ancora citare la funky Watermelon Man e Maiden Voyage, un classico del modal jazz.

Sarah Vaughan

Sarah Vaughan


Sarah Lois Vaughan (Newark, 27 marzo 1924 – Hidden Hills, 3 aprile 1990) è stata una cantante jazz statunitense, esponente del be bop e regina di questo stile.

Chiamata a ragione "la Divina", Sarah Vaughan possedeva una delle più belle, profonde e modulate voci della storia del jazz. Con la sua tecnica originale ed elegante preferiva cantare su basi armoniche ritmiche e veloci e sui contrasti dissonanti tipici del Be Bop.

Sarah Vaughan si avvicina alla musica poco dopo aver imparato a camminare, quando all'età di tre anni comincia a prendere lezioni di piano. Impara presto e dimostra un ottimo orecchio musicale, che la faciliterà anche nel canto. Poco più che adolescente si esibisce come organista e solista del coro di una Chiesa battista della sua città.

Nel 1942 vince un concorso di canto all'Apollo Theater di Harlem, grazie alla sua interpretazione della canzone Body and Soul. Tra il pubblico c'è il cantante Billy Eckstine, che sei mesi dopo la chiama per unirsi alla sua band. In tal modo Sarah perfezione l'uso della sua voce, e avrà l'opportunità di farsi accompagnare da talenti del calibro di Dizzy Gillespie e Charlie Parker.

Nel 1945 lascia la band e comincia una fortunata carriera da solista. Nel '47 sposa il trombettista George Treadwell, in seguito anche suo manager. La cantante si sposerà altre tre volte: col giocatore di football Clyde Atkins, da cui avrà un figlio, col ristoratore di Las Vegas, Marshall Fisher, e col trombettista Waymon Reed.

Alla fine degli anni '40 Sarah Vaughan conquista il pubblico statunitense intonando brani come Tenderly e It's Magic, e nel decennio seguente sfornerà un successo dietro l'altro, con canzoni come Misty e Broken-Hearted Melody, dimostrando tutta tutta la propria profonda carica interpretativa e l'incisiva delicatezza sella propria voce.

Negli anni anni '50 si eisbisce con i più grandi musicisti jazz del periodo, come Miles Davis e Jimmy Jones, ed incide con successo una serie di dischi per le etichette "Mercury Records" e "EmArcy Records". Negli anni seguenti il successo continua e la sua voce, che man mano acquista un tono più baritonale, continua ad incantare le platee. Negli anni '60 affronta con successo anche il genere della Bossa nova.

Nel 1981 riceve un premio Emmy per un suo special televisivo dedicato a George Gershwin, e nel '83 le viene consegnato un Grammy per l'incisione di un album monografico sempre su Gershwin.

La "divina" continuerà ad esibirsi fino a poco tempo prima prima della sua morte, avvenuta all'età di sessantasei anni.

http://it.wikipedia.org/wiki/Sarah_Vaughan

Horace Silver

Horace Silver

« Cos'è il jazz se non un altro linguaggio? »


Horace Silver, nato Horace Ward Martin Tavares Silva (Norwalk, Connecticut 2 settembre 1928) è un pianista e compositore jazz statunitense, noto per il suo stile giocoso e colorato di influenze funky e per i suoi contributi allo stile noto come hard bop. Lo stile di Silver mostra numerose influenze, soprattutto da parte della musica gospel, di quella africana e di quella latinoamericana.


Nato da padre capoverdiano e da madre irlandese,Silver iniziò la sua carriera come sassofonista, passando al piano solo più tardi. Il padre, operaio in una fabbrica di gomma, suonava diversi strumenti ad orecchio, e suonava a feste familiari assieme ad altri emigrati da Capo Verde, alla presenza, tra gli altri, del piccolo Horace.
« Per molti mesi lavorai al Minton's con Eddie "Lockjaw" Davis e il suo gruppo in cui c'erano Arvell Shaw e Osie Johnson. A volte Eddie chiedeva un pezzo che non conoscevo, e io gli dicevo "Eddie, questo non lo conosco". Lui rispondeva "Va bene, lo sentirai". Poi partivano con un tempo a rotta di collo a io pasticciavo per i primi due chorus cercando di trovare gli accordi, finché non arrivavo a qualcosa di armonicamente decente prima della fine del pezzo. M'imbarazzava da morire quando succedeva. Anni dopo, quando Eddie venne a trovarmi al Birdland e glielo ricordai, si mise a ridere dicendo: "É così che s'impara. Lo facevano anche a me, quand'ero giovane »

(Horace Silver[1])

Silver fu scoperto in club di Hartford dal sassofonista Stan Getz, con cui fece il suo debutto discografico. Poco dopo si trasferì a New York, dove , assieme ad Art Blakey, fondò un gruppo diretto cooperativamente (che sarebbe poi divenuto il nucleo dei Jazz Messengers) e iniziò a suonare coi grandi nomi del jazz accompagnando tra gli altri Coleman Hawkins e Lester Young e lavorando nei locali che avevano visto la nascite del bebop (la sua prima scrittura con Young fu al Minton's Playhouse) Il primo disco con Blakey e la loro formazione, Horace Silver and the Jazz Messengers è da molti indicata come una delle date di nascita dell'hard bop.

Nel 1952 e 1953 registò tre sessioni con il proprio trio, che vedeva Blakey alla batteria e Gene Ramey, Curly Russell e Percy Heath alternarsi al basso. Questa collaborazione con Blakey durò quattro anni, nel corso dei quali essi registrarono al Birdland (A Night at Birdland) con Clifford Brown e Lou Donaldson e al Bohemia con Kenny Dorham e Hank Mobley, oltre che ad effettuare diverse sedute di studio. Silver aveva anche un'attività come sideman, che gli consentì di partecipare a molte altre importanti registrazioni del periodo, (tra le altre, i fondamentali album Walkin' e Bags' Groove di Miles Davis) affiancando i massimi solisti del periodo. A partire da questi anni, Silver iniziò a registrare per la Blue Note, del cui proprietario Alfred Lion divenne amico, garantendosi in questo modo un controllo sulla produzione dei suoi album che allora era inconsueto.

Durante la collaborazione con Blakey Silver registrò raramente come leader, ma dopo essersi separato dal batterista, nel 1956, formò un proprio quintetto, con una formazione iniziale che era la stessa dei Messengers, con il diciottenne Louis Hayes al posto di Blakey alla batteria. Nella seconda formazione del quintetto furono inseriti anche Blue Mitchell e Junior Cook, che rimasero con Silver fino al 1963, quando fondarono i propri gruppi indipendenti (Mitchell assunse il giovane Chick Corea come pianista del suo gruppo). Dal canto suo, Silver assunse Joe Henderson al sax e Carmel Jones alla tromba e in questa formazione il quintetto registrò il più noto di Silver - Song for My Father. Quando Jones si trasferì in Europa, il suo posto fu preso dal giovane Woody Shaw, mentre Tyrone Washington subentrò a Henderson.
« I compositori che preferisco sono Duke Ellington, Thelonious Monk, Bud Powell,Billy Strayhorn e Tadd Dameron. [...] Sono stato soprattutto ispirato dalle composizioni e dagli arrangiamenti di Tadd. Aveva uno stile così diverso. Tutte le volte che sentivo la sua musica, pareva he ci fosse Tadd ad aprire le braccia per darti un grande abbraccio. »

(Horace Silver[2])

Le composizioni di Silver, gradevoli e con una forte coloritura armonica (egli stesso ha descritto il suo modo di comporre come ricerca di una "semplicità significativa"), gli guadagnaroo il favore del pubblico, mentre la sua musica si colorava sempre più di influenze funk e soul, un cambiamento di stile che gli alienò molti seguaci della prima ora. Ancora oggi la qualità di alcuni degli album del periodo (ad esempio The United States of Mind in cui lo stesso Silver canta in molti brani) è ancora molto controversa, così come il tipo di spiritualità che Silver si compiacque di metter in mostra in queste registrazioni. AL di là del giudizio critico, in queste registrazioni SIlver impiegò molti musicisti interessanti quali Randy Brecker alla tromba e il fratello Michael al sax.

Silver fu l'ultimo artista con un contratto Blue Note prima che la casa editrice scomparisse (temporaneamente) negli anni 70. Nel 1981 Silver fondò una propria casa editrice, Silveto, che ebbe un'esistenza effimera.

Dopo un periodo di scarsa attenzione nel corso degli anni 1980, dovuti anche a difficoltà di distribuzione, Silver riemerse alla ribalta negli anni 90 con un nuovo contratto discografico che lo legava alla Columbia Records.

Silver, che vive con la famiglia in California, ha continuato la sua attività musicale fino ad oggi, lavorando anche ad una autobiografia Let's Get To The Nitty Gritty pubblicata nel 2006 dalla California University Press, e incarnando il ruolo di icona di una grande era del jazz: nel 2005 gli è stato tributato il President's Merit Award dalla "National Academy of Recording Arts and Sciences".


http://it.wikipedia.org/wiki/Horace_Silver

Donald Byrd

Donald Byrd (Detroit, 9 dicembre 1932) è un trombettista jazz statunitense.

Influenzato agli inizi da trombettisti come Dizzy Gillespie, Clifford Brown e Miles Davis, nel corso del tempo ha elaborato un proprio stile originale. Dopo la morte di Clifford Brown, Byrd diventa uno dei trombettisti hard bop di maggior rilievo.

Dopo aver studiato alla Manhattan School of Music si unisce nel 1950 ai Jazz Messengers di Art Blakey e raggiunge il successo. Suona in pieno sviluppo dell'hard bop, con John Coltrane, Sonny Rollins e Thelonious Monk...

Nel 1958 forma un suo gruppo, incide e va in tournèe fino agli anni Sessanta. Nel 1961 si cimenta nel free jazz con il disco Free Form. Nel 1971 riceve la cattedra dal Dipartimento di Black Music alla Howard University di Washington e nel 1973 incide il disco Black Byrd che diventa il più venduto nella storia della casa discografica Blue Note.

Continua a essere presente sulla scena jazz dividendosi tra insegnamento e concerti.

http://it.wikipedia.org/wiki/Donald_Byrd

Ahmad Jamal

Ahmad Jamal

Ahmad Jamal (nato Frederick Russell Jones; Pittsburgh, 2 luglio 1930) è un pianista jazz statunitense.

Cambiò il suo nome in Ahmad Jamal dopo la sua conversione all'Islam nel 1952 (è tra l'altro un lontano parente di Malcolm X).

Inizialmente sottovalutato, forse a causa della sua giovinezza, dai critici, che lo consideravano poco più che un pianista da piano bar, nelle fasi più tarde della sua carriera Jamal si è trovato nella situazione opposta: poco conosciuto dal grande pubblico, è oggi riconosciuto dalla critica e dagli appassionati come una figura fondamentale per il pianoforte jazz della seconda metà del XX secolo, uno dei primi ad avere avuto il coraggio di innovare differenziandosi dallo stile boppistico introdotto sul pianoforte da Bud Powell. La sua tecnica gli ha guadagnato i più svariati appellativi: "Il profeta", "Il maestro", "L'architetto", "Ahmad il magnifico", "Il prestigiatore del piano", "L'uomo con due mani destre"....
continua...


Ahmad Jamal Trio with Gary Burton - One

I Love Music - Ahmad Jamal

Nat King Cole

Nat King Cole

Nat King Cole (Montgomery, 17 marzo 1919 – Santa Monica, 15 febbraio 1965) è stato un cantante e pianista statunitense.Nathaniel Adams Coles nacque a Montgomery, in Alabama, nel 1919. Anche il 1917 e il 1915 sono stati a volte indicati come suoi anni di nascita ma - secondo la biografia di Daniel Mark Epstein - era registrato come neonato nel censimento del 1920.

Il padre era un macellaio. La famiglia si trasferì a Chicago quando Nathaniel era ancora un bambino; qui il padre divenne ministro mentre la madre Perlina era l'organista della chiesa. Fu lei ad insegnare al figlio a suonare il pianoforte fino all'età di 12 anni, quando Cole iniziò a prendere regolari lezioni. Egli fu avviato allo studio non solo del jazz e della musica gospel, ma anche della musica classica (suonando, come dichiarò, "da Bach a Rachmaninoff").....


primo successo di Nat King Cole come cantante fu Straighten Up and Fly Right, basato su una vecchia favola popolare nella comunità nera che suo padre usò come spunto per un sermone. Benché non fosse propriamente assimilabile al rock, il successo della canzone dimostrò che esisteva un pubblico che seguiva musica derivata dalla tradizione folk. È considerata una sorta di canzone antesignana dei primi dischi di rock and roll. E infatti Bo Diddley, che fece analoghi adattamenti di canzoni folk, menziona Cole tra gli artisti che lo hanno influenzato.

Cole raggiunse il grande pubblico con la canzone Mona Lisa, del 1950, che giunse in vetta alle classifiche. Con questo brano iniziò una nuova fase nella sua carriera, finora dedicata alle ballate pop, benché mai troppo lontana dalle sue radici nel jazz. Nel 1956 pubblicò un disco completamente jazz, After Midnight....

continua...

Nat & Natalie Cole "Unforgettable"

Nature Boy - Nat King Cole

Dave Brubeck

Dave Brubeck


Dave Brubeck (Concord, 6 dicembre 1920) è un pianista e compositore statunitense di musica jazz.

Inizialmente studiò musica classica con la madre, che aveva studiato pianoforte in Inghilterra ed avendo mancato la carriera di concertista si era dedicato all'insegnamento. Brubeck però rifuggiva dalla lettura classica, alla quale preferiva l'improvvisazione, ed iniziò a comporre istintivamente....

continua...


Blue Rondo A La Turk - Dave Brubeck

Dave Brubeck - Take Five - 1966

Chet Baker


Chesney Henry "Chet" Baker Jr. (23 dicembre 1929 – 13 maggio 1988) è stato un trombettista statunitense del genere jazz, noto per il suo stile lirico e rilassato e per i suoi contributi al genere conosciuto come cool jazz....


Chet Baker ha lasciato numerosissime registrazioni, molte delle quali eseguite essenzialmente per il suo continuo bisogno di soldi per le droghe. Di conseguenza, la sua discografia è considerata abbastanza poco omogenea, sebbene sia intuibile, secondo alcuni critici, una maggiore maturità artistica di Baker nelle sue ultime registrazioni.....

http://it.wikipedia.org/wiki/Chet_Baker

http://www.youtube.com/watch?v=007P6bFgRCU
Jazz Icons: Chet Baker- Live In '64 & '79 Preview

http://www.youtube.com/watch?v=b_VgGq0_Fd My funny Valentine

Arturo Sandoval

Arturo Sandoval

Arturo Sandoval with The Boston Pop 1993

Arturo Sandoval, nato il 6 novembre 1949 ad Artemisa (Cuba), è un trombettista e pianista jazz. Affascinato dal Bebop di Charlie Parker, Clifford Brown, e Dizzy Gillespie quando viveva ancora a Cuba, riuscì a coronare il suo sogno di esibirsi al fianco dei grandi jazzisti quando, nel 1977 poté suonare con Gillespie in concerti tenuti in Europa ed a Cuba e poi entrando a far parte della United Nations Orchestra. nel 1988 Sandoval prese la cittadinanza statunitense.

http://it.wikipedia.org/wiki/Arturo_Sandoval

http://es.wikipedia.org/wiki/Arturo_Sandoval

http://en.wikipedia.org/wiki/Arturo_Sandoval
http://www.arturosandoval.com

Arturo Sandoval with The Boston Pop 1993

http://www.youtube.com/watch?v=UGVLe8W78J0

Arturo Sandoval i Dizzy Gillespie - JAZZ

http://www.youtube.com/watch?v=TChocbG_TTI

I Remember Clifford - Arturo Sandoval
http://www.youtube.com/watch?v=kNYOP1lFJVo